LABORATORIO TEATRALE

PRESENTAZIONE E BREVE STORIA DEI PROGETTI DI TEATRO SOCIALE DELLA COOPERATIVA “LA NUOVA CORDATA” DI ISEO, A CURA DI CAMILLA CORRIDORI

Il laboratorio teatrale del C.S.E. “Nemo” è il luogo d’incontro, di relazioni dove si lavora su più livelli e si pone attenzione in particolare al modo in cui ciascuno dialoga con sé stesso e con gli altri; esso costituisce uno dei contesti più complessi e significativi per l’equipe e per l’utenza che vi partecipa.

Qui l’utente viene osservato ed, a sua volta, osserva l’altro, lo indaga e lo scopre, imparando a specchiarvisi, cogliendo i propri linguaggi in quelli altrui. Il linguaggio teatrale favorisce la comunicazione e l’espressione dell’identità, libera da condizionamenti e pregiudizi dell’ambiente, permette di veicolare emozioni, di lavorare sull’ascolto reciproco e sulla percezione di sé e del contesto.

“TRA LA TERRA E IL CIELO”

Ogni gesto è un disegno che s’inscrive nel mondo…

Crediamo che l’esperienza artistica restituisca corpo, voce, dignità, spazio, alla persona nella sua totalità. Attraverso il linguaggio dell’arte teatrale la diversità diviene risorsa, si svela la bellezza della propria unicità, attraverso l’incontro con sé e gli altri, ci si emoziona, si diviene parte di un processo di gruppo che nutre e accoglie, ci si prende cura dell’ombra e della luce che “abitano” dentro di noi.

Questo progetto è nato nel 2012 dall’incontro tra Camilla Corridori (attrice e operatrice teatrale da anni impegnata in molteplici contesti del sociale) e gli educatori e le educatrici della Nuova Cordata, Cooperativa Sociale che a Iseo gestisce un C.S.E e uno S.F.A che accolgono 35 persone con differenti disabilità.

Il laboratorio si svolge a cadenza settimanale tutti i venerdì mattina e coinvolge 12 utenti della cooperativa: 5 donne e 7 uomini tra i 25 e i 60 anni, due educatrici e tre volontarie. Negli anni ha accolto tirocinanti, assistenti ad personam e studenti provenienti dall’ITC Antonietti di Iseo, creando scambi formativi e progetti comuni. Scambi formativi e incontri con le scuole del territorio, laboratori che coinvolgono i bambini delle suole dell’infanzia e primarie e gli attori e le attrici della cooperativa.

Il progetto è nato con l’obiettivo di attuare processi formativi e culturali attraverso lo strumento teatrale, sperimentando linguaggi artistici innovativi e lavorando sia sui singoli partecipanti, che sul gruppo. La conduttrice ha messo in campo la sua duplice competenza: uno sguardo attento ai processi socio-educativi e comunitari attraverso la pratica del teatro sociale e uno sguardo aperto alla bellezza del fare teatrale, mantenendo sempre aperto (a domande, riflessioni, confronti) il dialogo tra dimensione estetica ed etica, tra processo e prodotto, tra laboratorio e territorio.

Nel 2014 è nato il bisogno, da parte dei partecipanti al laboratorio, di condividere il percorso intrapreso attraverso la realizzazione di uno spettacolo teatrale. “Tra la terra e il cielo” è il titolo dato allo spettacolo (titolo del progetto stesso) ispirato alla storia di Peter Pan. Lo spettacolo è stato replicato (tra il 2015 e il 2016) nei comuni di residenza degli attori e delle attrici partecipanti, su richiesta degli attori e attrici stessi e in due istituti comprensivi coinvolgendo studenti delle scuole secondarie di primo grado. Questo è stato molto gratificante ed emozionante per ogni persona coinvolta è ha permesso di iniziare un processo di condivisione e apertura di questo progetto all’esterno che è tuttora in essere. Si sta lavorando infatti al consolidamento e allo sviluppo della rete di soggetti che collaborano con il progetto di teatro sociale e più in generale con la cooperativa, in un’ottica di Teatro di Comunità.

Si sta lavorando ora alla favola di Pin-occhio (anteprima di questa fase di progetto è stata ospitata al festival Metamorfosi di Brescia 2018) e si prevede una presentazione del lavoro nel mese di maggio 2019.

“PIN OCCHIO”

Lo spettacolo, realizzato al termine di un lungo percorso all’interno del laboratorio, si è sviluppato attorno al personaggio di Pinocchio che per noi è il figlio/la figlia che si allontana dal padre Geppetto per cercare la sua verità, il suo posto nel mondo. La storia ci racconta che Pinocchio si perde inseguendo il suo desiderio di libertà, ma finisce per essere ciò che gli altri vogliono: un burattino. Mangiafuoco e la sua banda lo trascinano nel regno dell’illusione ma una voce che parla al suo cuore illumina il suo viaggio, fino a risvegliarlo: ecco che quindi il burattino decide di spogliarsi dei fili che lo imprigionano tornando infine ad essere sé stesso, fatto di carne, ossa, pensieri ed emozioni.

La storia narrata sul palco nasce da una piccola luce che si accende al centro della scena, come fosse una lanterna a guidar il percorso che Pinoccho compie nello spettacolo.

Qui i personaggi entrano ed escono dalla scena, in un susseguirsi di quadri in movimento, parole (le nostre e quelle del testo originale di Carlo Collodi) e musiche. Tutti stanno cercando qualcosa e pensiamo che, forse, ciò che li guida è il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo, a rischio di perdersi, proprio come accade al famoso burattino.

Pinocchio ci insegna che è facile restare in superficie e smarrire il legame tra la testa e il cuore, confondere i propri desideri con quelli che gli altri proiettano su di noi.

La messa in scena nasce da una ricerca condotta nel laboratorio teatrale e ogni attore interpreta un personaggio che ha scelto, un ruolo che è stato utilizzato all’interno del laboratorio per raccontare di sé, della propria vita, dei propri desideri e limiti. Ci siamo interrogati su cosa significa essere figli ed essere genitori e su cosa ci lega gli uni agli altri. I tanti Pinocchi che popolano la nostra storia compiono un percorso che incrocia quello di alcuni loschi personaggi, portatori di luci e ombre, che pongono i burattini di fronte alla scelta: “Da quale parte voglio stare?”.

Il lavoro del laboratorio prima dello spettacolo ha condotto al dialogo con la propria verità interiore e con le maschere che ciascuno indossa per compiacere gli altri.

Abbiamo riflettuto su cosa significa confondere i nostri desideri con quelli che gli altri proiettano su di noi e il nostro intento è quello di far emergere la nostra unicità e bellezza.

Abbiamo concluso che uno dei valori più grandi della nostra vita sono le relazioni umane: legami autentici con le persone che ci sono vicine, fili che ci curano e non ci costringono.

Si tratta di un percorso lungo e complesso, iniziato 7 anni fa e del quale “Pin Occhio” rappresenta la seconda tappa, precedente al progetto “Nuova Cordata is On”.

“NUOVA CORDATA IS ON!”

Il teatro degli incontri: laboratori, formazione, spettacoli, eventi

Descrizione

“Nuova Cordata is on” è un progetto di teatro sociale e di comunità, un progetto che intende “accendere” spazi e luoghi d’arte e cultura attraverso la collaborazione tra più enti.

La partnership e la concertazione del progetto hanno alla base la convinzione che esistano più letture dei bisogni e più ipotesi interpretative, quindi, del medesimo tema.

Il confronto tra i diversi soggetti coinvolti nel processo progettuale definisce il patto di co – progettazione e di compartecipazione alla realizzazione del progetto stesso.

Arte e cultura divengono nello specifico motori d’attivazione per l’inclusione delle persone cui si rivolgono le azioni di questo progetto, ma al contempo obiettivi.

Finalità

Il progetto è nato dall’idea di favorire l’incontro, la sinergia e la partnership, a più livelli, tra i soggetti della rete, tra utenza e Comunità di appartenenza, tra gruppi sociali e istituzioni, attribuendo alle persone con disabilità intellettiva e relazionale l’inconsueto ruolo di formatori.

Le strategie individuate sono finalizzate a porre in luce le risorse umane e relazionali presenti, costruire nuovi saperi, promulgare la cultura dell’inclusione e della partecipazione civica, indagare le relazioni tra i gruppi coinvolti in contesti informali, affrontare i temi della diversità, della fragilità, della differenza e dell’interculturalità come ulteriore sfida di crescita, nonché un’importante occasione formativa, rendere consapevoli i soggetti fruitori del progetto di essere motori del cambiamento, accendere spazi e luoghi d’arte e di cultura e crare le premesse per la fruizione degli stessi, consolidare la pratica di partnership, porre le basi per proseguire lo scambio anche oltre la data di scadenza del bando e oltre la conclusione del progetto, lavorare nel campo dell’educazione inclusiva.

Obiettivi:

  • organizzare incontri artistici e culturali aperti a differenti fasce della popolazione e fruibili a persone portatrici di diverse abilità;
  • favorire, attraverso il linguaggio teatrale, l’incontro tra persone con disabilità intellettiva o relazionale e la Comunità;
  • attuare un cambiamento di sguardo verso i concetti di diversità, differenza e alterità;
  • promuovere l’inclusione nel proprio gruppo di appartenenza;
  • Creare azioni che portino all’emersione e al riconoscimento della bellezza insita in ogni essere umano;
  • incrementare e sostenere la motivazione dei soggetti fruitori e delle loro famiglie;
  • tradurre le idee in azione all’interno del processo creativo;
  • promuovere l’acquisizione di nuove competenze chiave quali le competenze civiche e sociali, sostenere lo spirito di iniziativa e “l’imparare ad imparare”.
  • Promuovere l’inclusione sociale e il superamento delle barriere che inducono a discriminare il diverso.

Contesto

Gli stakeholders (soggetti conpartecipanti) individuati le istituzioni scolastiche del Comune in cui opera il nostro servizio e dei Comuni di residenza degli utenti del laboratorio teatrale, le loro famiglie, le parrocchie, i gruppi e le associazioni di volontariato; questi soggetti sono stati invitati a cooperare alla costruzione del progetto in oggetto.

Il distretto di riferimento accoglie Comuni di piccole dimensioni, le cui popolazioni sono caratterizzate da un forte senso della comunità e da spirito di solidarietà, particolarmente attento ai bisogni di coloro che vivono situazioni di difficoltà o di marginalità sociale.

Destinatari

“Nuova Cordata is on” si rivolge nello specifico a persone adulte, ragazzi e bambini normodotati, diversamente abili e stranieri, alle loro famiglie di origine, alle comunità nelle quali si svolgono le azioni e gli eventi.

Per i laboratori, nello specifico: gli attori del teatro sociale del C.S.E. “Nemo” della Cooperativa La Nuova Cordata di Iseo, gli studenti delle classi terze dei Servizi socio sanitari dell’I.I.S. “Antonietti” di Iseo, gli alunni delle classi quarte della scuola primaria dell’Istituto

Comprensivo statale  “Don Milani” di Cortefranca, della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo statale “Don Raffelli” di Provaglio d’Iseo e di Fantecolo.

Strategie

  • Utilizzare il Teatro sociale e di comunità;
  • Allestire l’ambiente idoneo per l’incontro di persone differenti;
  • Utilizzare le pratiche artistiche e il lavoro di gruppo;
  • Fruire lo spettacolo “Pin-occhio”;
  • Passare dalla fruizione all’azione creativa all’interno dei laboratori e del lavoro di gruppo.

Tempi

I tempi previsti per la realizzazione del progetto sono compresi tra luglio 2019 e luglio 2020.

Il progetto si divide in tre fasi così denominate: warming up, training, focusing.

  • Warming up: organizzazione e creazione di azioni d’incontro e conoscenza tra la rete dei soggetti attraverso la condivisione dello spettacolo “Pin-occhio”, realizzato dal gruppo di Teatro sociale della Cooperativa “La Nuova Cordata” di Iseo; in seguito, creazione di momenti di rielaborazione dell’esperienza;
  • Training: organizzazione e attuazione di laboratori di teatro sociale integrati in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio; 
  • Focusing: messa a fuoco delle fasi precedenti e del percorso attuato attraverso un evento formativo, celebrativo e di condivisione sul territorio (flash mob).

Risorse

Le risorse finanziarie sono costituite per il 50% dalla Fondazione Comunità Bresciana (bando di concorso), per il 25% da risorse proprie del servizio e per il restante 25% da contributi provenienti da terzi (benefattori privati).

Le risorse umane / relazionali impiegate sono: l’equipe educativa, gli insegnanti, i conduttori dei laboratori, i volontari, le famiglie, le associazioni, la Comunità, il personale tecnico specializzato (regista, fonico e videoperatore, personale di segreteria), e persone che, volontariamente, collaboreranno con gli operatori della cooperativa lungo tutte le fasi del progetto, anche per le attività di pubblicità.

Le risorse strumentali sono: i locali per le prove, le attrezzature, i materiali utili alla messa in scena dello spettacolo e all’allestimento dei laboratori, messi a disposizione dalla Cooperativa La Nuova Cordata; le scenografie che, laddove possibile, verranno realizzate dagli utenti della cooperativa.

Ulteriori fondi verranno reperiti partecipando a bandi e richiedendo contributi a soggetti terzi.

Verifica

La verifica è continua e permanente: l’équipe sarà sempre presente e valuterà le situazioni in itinere, ponendo in oggetto di analisi la rilevanza, l’efficienza, l’efficacia, la sostenibilità e l’impatto. Al termine di ognuna delle tre fasi (warming up, training, focusing) si terrà un incontro tra l’équipe e i volontari per valutare come procede il progetto e per stabilire eventuali cambi di strategia.

La valutazione finale prevista alla conclusione del progetto porrà in oggetto tutte le criticità e gli aspetti positivi rilevati dalla verifica svolta in itinere, attraverso tutti gli indicatori utilizzati in precedenza e le considerazioni finali raccolte da tutti i soggetti conpartecipanti.

Gli esiti della valutazione finale verranno documentati e comunicati mediante l’istituzione di un seminario conclusivo rivolto alle famiglie.

Nota: il progetto è stato interrotto nel febbraio 2020 a causa del sopraggiungere della pandemia da Sars Cov 2, a seguito della chiusura del servizio, dei teatri e di tutti gli edifici scolastici.

IL FOTO – LIBRO: “PIN OCCHIO” IN IMMAGINI

Testi originali di Carlo Collodi

Iseo – dicembre 2020 – Cooperativa Sociale “La Nuova Cordata”

DUE SORPRESE PER LA FINE DEL 2020: UN LIBRO PER NATALE PER CELEBRARE L’INIZIO DEL NUOVO ANNO

“Noi crediamo nella bellezza della diversità, per il 2021 desideriamo prenderci cura del nostro sguardo su di essa”

“La pandemia ci ha insegnato a gioire per il nostro sorriso e per quello altrui, abbiamo sentito quanto possa curare un atto di gentilezza, la mascherina ci ha portati a vedere la luce negli occhi di molte persone ed è proprio quello che abbiamo intenzione di celebrare con il nostro lavoro. Quella luce ci accomuna tutti e tutte, aldilà della diversità che ognuno di noi incarna.”

A cura di Camilla Corridori (operatrice teatrale e regista del progetto) e del gruppo di Teatro Sociale della Cooperativa La Nuova Cordata di Iseo

Abbiamo iniziato il 2020 con grande gioia. Avevamo partecipato al bando della Comunità Bresciana con il progetto “Nuova Cordata Is On” (di cui alleghiamo la scheda) e abbiamo ottenuto il contributo richiesto. Il progetto prevedeva la replica del nostro spettacolo “Pin-occhio” (di cui alleghiamo il foglio di sala), laboratori teatrali con gli studenti e una festa/azione di comunità.  A causa della pandemia siamo riusciti a realizzare, tra la fine del 2019 e l’inizio di febbraio 2020, solo alcuni spettacoli e laboratori. Il progetto ha coinvolto numerosi istituti scolastici ed enti del territorio. Dopo lo stop dovuto al lockdown della scorsa primavera, durante il quale abbiamo continuato a vederci on line, abbiamo ripreso gli incontri di teatro in presenza, senza però poter portare a termine il progetto per com’era stato pensato. Così abbiamo deciso di trovare nuove strade per concludere il nostro lavoro.

Sono nate due idee: la realizzazione di un libro fotografico sullo spettacolo Pin-occhio; e un video di due minuti che ha visto la partecipazione anche di alcuni studenti dell’Istituto Antonietti di Iseo e di Francesco P. Bellisario, giovane videomaker dello Stars (Università Cattolica di Brescia).

Il libro fotografico è nato grazie alla preziosa collaborazione di Giancarlo Caperna, Pietro Nazzari e Giuseppe Zanchi, noti fotografi del Sebino, che hanno scattato centinaia di immagini durante le repliche dello spettacolo (tra dicembre 2019 e inizio febbraio 2020) e curato la grafica del volume. Riportiamo a seguire la prefazione del libro fotografico.

Questo libro fotografico raccoglie una selezione di parole e scatti d’arte che raccontano Pin-occhio: progetto teatrale della Cooperativa Sociale La Nuova Cordata d’Iseo, realizzato tra il 2019 e il 2020, con il sostegno della Fondazione Comunità Bresciana.

L’esperienza teatrale è iniziata diversi anni fa e s’inserisce tra le molteplici attività offerte agli ospiti della struttura. L’intento è stato, sin dall’inizio, quello di ricercare e dare voce alla bellezza della diversità, attraversando fragilità ed emozioni spesso contrastanti, sostenuti dalla forza del gruppo. Successivamente abbiamo aperto spazi d’incontro con le comunità territoriali nelle quali abitiamo, a partire da Iseo, dove ha sede la cooperativa.

Negli anni molte persone, volontari, studenti, insegnanti, enti hanno arricchito e reso possibile il lavoro e siamo a tutte e tutti profondamente grati. Questo libro vorrebbe essere un dono, per ogni persona che abbiamo incontrato, per chi ha creduto in noi e per chi speriamo d’incontrare presto. Torneremo ad abbracciarci e sarà ancora più bello! Vi auguriamo di vivere con amore, accogliendo la diversità, a partire da quella nascosta nel vostro cuore.

Camilla Corridori

FLOWERS – INNO SPENSIERATO ALL’AMORE“: UNO SPETTACOLO COMICO MUSICALE

Buona la prima! L’esordio di “Flowers” alla Sala della Comunità di Marone nel novembre 2021

“Flowers” è uno spettacolo, uno show comico e musicale realizzato dal gruppo teatrale della cooperativa La Nuova Cordata, con la collaborazione del laboratorio di pittura per la scenografia e di percussioni per le musiche dello spettacolo. Ispirato al tema dell’Amore, nonché alla nota sfida sanremese, “Flowers” è la messa in scena di un concorso canoro, durante il quale numerose gag mettono a repentaglio la buona riuscita dello show. Nonostante l’irruzione di ospiti speciali e dichiarazioni d’amore, i tradimenti e le vendette, le poesie appassionate, la gara prosegue fino al gran finale! Chi vincerà la trentacinquesima edizione di “Flowers”? Musica e canzoni sono eseguite dal vivo dagli attori e dai musicisti.

“Flowers” è realizzato dagli attori e dalle attrici della compagnia teatrale del C.S.E., dai musicisti in scena Pierfranco Ghitti e Gigi Legrenzi, dall’orchestra di percussioni formata da partecipanti del C.S.E. e condotta dal maestro Vittorio Bettoni, coadiuvato da Sergio Savoldelli; le scenografie sono realizzate da partecipanti del C.S.E. coordinati dal maestro d’arte Daniele Boi.

L’idea di realizzare uno spettacolo comico è nata nei mesi della pandemia, durante i quali abbiamo sentito il desiderio di sorridere e pensare a qualcosa che ci facesse stare bene. Così abbiamo iniziato a parlare d’amore e canzoni… Oltre ad immaginare l’arrivo della primavera con i suoi colori, i fiori e la nascita di nuove coppie d’innamorati…!

Pensiamo che in questo momento storico sia utile lavorare per creare ponti tra visioni opposte, tra persone molto diverse tra loro, che incarnano ideali apparentemente inconciliabili.

Flowers è il frutto di un grande lavoro corale. Il gruppo coinvolto, composto da artisti e artiste persone con disabilità cognitiva, professori dell’arte e del teatro, volontari e volontarie, educatori e educatrici, propone laboratori e spettacoli che hanno l’obiettivo di trasmettere la bellezza della fragilità, oltre alla forza dell’essere o del sentirsi diversi.

Pensiamo che in quest’epoca sia importante unire. L’amore è l’unione degli opposti per eccellenza, quindi … Celebriamolo e gioiamo per la sua presenza!!!

Curriculum vitae Camilla Corridori

Laureata in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo e diplomata con il Master in Operatori del Dialogo Interculturale presso l’Università Cattolica di Brescia. Esperta in Teatro Sociale ed interculturale, è stata cultrice della materia presso la Cattedra di Teatro Sociale, collaborando con molteplici enti, proseguendo l’attività di ricerca sulle tecniche performative ed il loro legame con l’esperienza sociale ed interculturale. È stata socia fondatrice dell’Associazione Culturale Teatrale “Briganti” nata in seno alla Cattedra di Teatro Sociale dell’Università Cattolica di Brescia. Ha studiato teatro con diversi maestri e frequentando il biennio della scuola di recitazione di Milano “Quelli di Grock”.

Attualmente collabora con diversi attori, registi e operatori teatrali del territorio per la realizzazione di progetti e spettacoli che indagano spesso il tema dell’incontro con la diversità oltre che di spettacoli di teatro ragazzi. Ha intrapreso a Iseo, in collaborazione con altri operatori del territorio, un progetto finalizzato alla realizzazione di laboratori e incontri rivolti a bambini e ragazzi “ARTeCREA”, in rete con le associazioni e le realtà educative del territorio.

Tra le esperienze significative nell’ambito della disabilità c’è il progetto iniziato nel 2012 con la Cooperativa Sociale “La Nuova Cordata” di Iseo, il lavoro triennale di riabilitazione attraverso la pratica teatrale con un ragazzo divenuto disabile dopo un grave incidente e la realizzazione del progetto di scrittura drammaturgica e messa in scena sul tema della normalità e anormalità “Sono Nata”, in collaborazione con Anna Teotti.

Durante il periodo di collaborazione con l’Università Cattolica ha preso parte alla pubblicazione del volume: Colombo M, Cicognani L. Corridori C., Innocenti Malini G. (a cura di), IncontrArti. Arti performative e intercultura, FrancoAngeli, Milano, 2011.

Una locandina dei laboratori Artecrea dedicati ai bambini della scuola primaria